Un’ idea nuova di pericolosità sismica
Un progetto realizzato per comprendere meglio il futuro delle città italiane in area sismica.
Il Sud, vol. 1, 2022; Il Centro e il Nord, vol, II, 2023.
La pericolosità sismica è un concetto o un numero? Cosa si cela dietro questi termini, usati quotidianamente dai professionisti, ma quasi assenti nel sentire comune? E’ stato pubblicato per il Consiglio Nazionale degli Ingegneri l’ Atlante l’Italia dei Terremoti: L’azzardo sismico delle città.
Si apre finalmente una finestra sui danni causati dai terremoti nelle città e nei loro territori comunali, sulle travagliate e lunghe ricostruzioni e sulle tante riparazioni, più o meno affrettate; ma anche sull’erosione dei beni culturali e sugli elementi antropici che hanno concorso e che concorrono tuttora all’aumento della vulnerabilità del costruito urbano.
Perché il termine “azzardo” ? questa parola deriva dall’arabo a-zahr che indica il gioco dei dadi, in cui la sorte – in questo caso l’accadimento dei terremoti – non è nota né programmabile e gli esiti sono del tutto incerti. Quello che invece possiamo prevedere è la risposta dell’edificato, pur con margini di incertezza, grazie ai saperi tecnici e alla conoscenza di cosa è già successo in passato.
Le città, con i loro territori comunali, sono una realtà viva e indispensabile per la vita economica, sociale e culturale del Paese. Tuttavia, la loro storia sismica è quasi sempre ignorata dai residenti, dagli amministratori e perfino dai professionisti dell’abitare, ed è assente nella cultura diffusa: sia i danni causati dai terremoti, sia le successive ricostruzioni sono fatti dimenticati, o mai del tutto compresi.
Come, e forse più che in passato, in tessuti urbani molto vulnerabili e densamente abitati quali sono quelli italiani, anche terremoti di bassa magnitudo o risentimenti locali di forti terremoti lontani possono causare nelle città effetti gravi. Sappiamo che la prevenzione non è stata e non è un pilastro della cultura e della governance del Paese; ma è ora che nuove strategie trasformino la consapevolezza della pericolosità sismica e della vulnerabilità delle nostre città in una vera cultura del rischio e della sicurezza, quindi entro un motore economico e sociale a vantaggio di tutti i centri abitati e delle future generazioni.
Indice
Gli autori
Emanuela Guidoboni
Sismologa storica e storica medievista di formazione, già dirigente di ricerca all’INGV di Bologna, poi associata di ricerca all’INGV di Roma, ha finalizzato la sua attività scientifica alla conoscenza dei terremoti del passato, guidando dal 1983 estese ricerche riguardanti l’Italia e l’area mediterranea, i cui risultati sono confluiti in banche dati pubbliche e studi specifici. Ha sviluppato temi di storia dell’Ingegneria e analizzato grandi disastri sismici come storia sociale, economica e urbanistica del Paese.
Gianluca Valensise
Sismologo, geologo strutturale di formazione, è dirigente di ricerca all’INGV di Roma dal 1997. Si è dedicato all’identificazione delle sorgenti sismogenetiche, elaborando nuovi metodi di analisi dei loro rapporti con l’evoluzione della geologia e con la sismicità di lungo periodo, e quindi alla sistematizzazione delle relative conoscenze. È co-autore delle mappe di pericolosità sismica MPS04 e MPS19 e della mappa europea ESHM13.