Il terremoto dell’Italia Centrale del 24 agosto 2016
Mentre scriviamo è ancora in corso il terremoto, con centinaia di scosse anche di magnitudo elevata.
Gli enormi danni sono sotto gli occhi di tutti e di nuovo esce allo scoperto il fattore determinante degli effetti: la qualità del costruito. Cosa sarà il futuro? Occorre che le scelte vengano fatte in modo partecipato, non verticistico come fu per il terremoto dell’Aquila del 2009.
Sembra che l’aria sia cambiata, che i fallimenti delle scelte precedenti abbiano fatto breccia, ma le scelte di governo comunicate ieri, ossia di non spostare i paesi, non garantiscono né qualità né tempi delle ricostruzioni.
Ora certamente è presto per capire in che direzione si sta andando e cosa e come si farà.
Occorre grande attenzione da parte dell’opinione pubblica, quando passerà questo momento, in cui prevalgono necessariamente le emozioni. Servirà poi un’attenzione speciale, da parte dei cittadini, per sostenere i protagonisti di questa nuova fase della storia del loro territorio.
Adesso, 27 agosto, è il momento dell’amarezza e del cordoglio.